I sintomi fuoco di sant antonio possono essere scambiati.
E’ sempre opportuno rivolgersi ad un medico di fiducia o in alcuni casi anche il farmacista potrebbe darci delle dritte. Se si ha avuto la varicella e quindi si è contratto il virus zoster, quest’ultimo, rimane nel nostro organismo, e potrebbe risvegliarsi se ci sono delle particolari situazioni. Una forte esposizione ai raggi solari, un periodo particolarmente stressante o un abbattimento delle difese immunitarie possono portare alla manifestazione del così detto fuoco di Sant’Antonio. I sintomi fuoco di Sant Antonio sono delle ferite cutanee che si presentano dapprima come delle bollicine con all’interno del liquido e che danno un prurito molto fastidioso. In alcuni casi si può anche avere dolore al petto o intercostali. La cura prevede la somministrazione di antibiotici che combattono il virus zoster e limitano il contagio. Il fuoco di Sant’Antonio non è contagioso, il virus zoster però se viene a contatto con una persona che non lo ha mai contratto (persona che non ha mai avuto la varicella), allora si che può essere trasmesso.
Il fuoco di Sant’Antonio non è contagioso.
I sintomi fuoco di Sant Antonio possono essere ben tollerati da un essere umano di buona costituzione e possono non portare nessun peggioramento all’organismo. L’unica accortezza che deve avere chi ha il fuoco di Sant’Antonio è quella di tenere coperte le ferite delle bollicine scoppiate. Se il liquido che all’interno delle bollicine, viene a contatto, ad esempio, con un bambino che non ha mai avuto varicella e non ha neanche fatto il vaccino contro la varicella, ci può essere il contagio. Se siete in un periodo di particolare stress, o avete preso un pò troppo sole e delle strade bollicine si diffondono sulla vostra schiene e sul petto, non esitate ad andare dal medico; lui vi saprà dare la giusta cura e le giuste creme per alleviare quel prurito così fastidioso.