Prevenzione virus varicella-zoster in gravidanza

Fuoco di Sant'Antonio cura

Prevenzione virus varicella-zoster in gravidanza

Le nuove raccomandazioni sulla prevenzione virus varicella-zoster in gravidanza prevedono per le gestanti non immuni che sono state esposte alla varicella la profilassi con immunoglobuline per varicella-zoster ossia con immunoglobuline specifiche, con lo scopo di contrastare l’insorgenza di eventuali complicazioni. La varicella può rappresentare un problema per la salute durante la gravidanza, per questo è importante adottare tutte le misure necessarie per evitare il possibile contagio: la varicella è un tipo di infezione altamente contagiosa per questo in caso di sintomatologia è bene richiedere rapidamente le cure mediche. L’infezione da VZV tende mediamente ad interessare 3 gravidanze ogni 1000, ed il passaggio del virus dalla madre al bambino è alquanto raro e dipende dal momento in cui l’agente virale viene trasmesso alla madre, ma la morbidità associata alla varicella nelle gestanti è un’evenienza possibile che deve essere scongiurata attraverso delle cure appropriate. Si può determinare inoltre la suscettibilità della donna in gravidenza attraverso un’attenta anamnesi rispetto alla varicella o l’herpes zoster, in caso di una passata infezione del virus della varicella allora la donna è immune. Altre notizie si trovano su: http://www.vitadidonna.it/gravidanza/malattie-infettive/varicella-gravidanza-prevenzione-contagio.html.

Virus herpes zoster come si trasmette

prevenzione virus varicella-zoster in gravidanza

Le gestanti che non hanno avuto la varicella, o che sanno di essere sieronegative devono evitare il contatto con persone colpite dalla varicella o dall’herpes zoster (il virus herpes zoster è trasmissibile attraverso il contatto con un’area del corpo o con il contatto con individui immunocompromessi), in caso di una possibile esposizione al contagio confermata da un’attenta valutazione che consente di ricercare gli anticorpi anti VZV, la donna in gravidanza viene sottoposta a somministrazione di immnuoglobulina VZIG il prima possibile, questo perché la profilassi VZIG è efficace se assunta entro 10 giorni dal contatto. Va precisato che le gestanti non immuni che sono state esposte alla varicella devono essere considerate potenzialmente infette da 8 a 28 giorni dopo l’esposizione, sia in caso di trattamento di VZIG sia se non ricevano la somministrazione.