Patereccio erpetico modalità di contagio
Il virus herpes simplex è responsabile di una dolorosa infezione che colpisce in genere alcune dita della mano principalmente il pollice e l’indice si tratta del patereccio erpetico che causa una lesione che si palesa sulle dita o sulla cuticola delle unghie. Entrambi i virus herpes simplex , il HSV-1 ed il HSV-2, possono provocare questo genere di infezione, anche se generalmente il HSV-1 provoca herpes labialis, stomatite erpetica e cheratite, mentre il HSV-2 provoca herpes genitale e lesioni cutanee. La principale modalità di contagio dell’agente virale è da ascrivere alla stessa capacità del virus di penetrare nell’organismo dell’ospite attraverso una ferita oppure tramite un’abrasione cutanea, a partire dalla superficie mucosa o dalla cute abrasa il corpo risulta maggiormente esposto al rischio della replicazione virale che avviene all’interno delle cellule nel derma e nell’epidermide; il processo di proliferazione finisce poi per coinvolgere le terminazioni nervose sensoriali ed autonome, inoltre l’agente virale è capace di migrare per via assonale raggiungendo i gangli nervosi.
Chi colpisce l’infezione
In genere l’infezione del patereccio erpetico è determinato da HSV tipo 1 ed assume i tratti di un’infezione cutanea virale che tende a colpire con maggiore incidenza gli operatori sanitari che entrano inconsapevolmente a contatto con il virus, inoltre questa affezione in gemere viene contratta dai lavoratori che si occupano di denti oppure ad altre categorie di lavoratori che quotidianamente possono entrare in contatto diretto con le secrezioni orali. Un’altra categoria di soggetti che vengono frequentemente colpiti da questa infezione virale è rappresentata dai bambini che di solito vengono contagiati da infezione da HSV tipo 1 orale, in tal caso la principale fonte di contagio è costituita da una forma di autoinoculazione, questo perché i bambini piccoli hanno l’abitudine di succhiarsi il pollice; invece negli adulti la manifestazione del patereccio erpetico può verificarsi come diretta conseguenza del contatto con genitali infetti da HSV tipo 2.