• Herpes zoster linfoadenopatia regionale

    Herpes zoster linfoadenopatia regionale

    L’infezione veicolata dall’herpes zoster spesso si accompagna all’insorgenza di adenopatia o linfoadenopatia regionale ossia da un sostanziale aumento del volume dei linfonodi associato a dolore. Solitamente la linfoadenopatia si caratterizza per un aumento del volume di uno o più linfonodi da associare come conseguenza diretta ad un’eccessiva produzione di linfociti e di cellule reticoloendoteliali oppure da infiltrazione di cellule. L’infiammazione può essere provocata da batteri, virus, protozoi, funghi che possono determinare un interessamento linfonodale generalizzato, con infezioni sistemiche, o limitato ai linfonodi regionali che drenano una zona infetta; si riscontra un’espansione generalizzata dei linfonodi in caso di mononucleosi infettiva, nelle infezioni da citomegalovirus, nella istoplasmosi disseminata nella toxoplasmosi, nella brucellosi, nella sifilide secondaria; invece la forma regionale è tipica di infezioni batteriche di streptococchi, nella TBC o malattia da micobatteri non tubercolari, nella tularemia, nella sifilide primaria, nel linfogranuloma venereo, in caso di herpes simplex genitale, nella malattia da graffio di gatto. Per altre notizie si rimanda alla lettura di Herpes zoster segni clinici caratteristici. Continue reading

    Published by:
  • Cure naturali per il trattamento del virus zoster: il ginseng 

    Cure naturali per il trattamento del virus zoster: il ginseng

    Sono diverse le cure naturali indicate per il trattamento del virus herpes zoster tra cui il ginseng che offre una serie di virtù non solo dall’effetto immunostimolante e tonico ma anche dall’azione antivirale. Sempre più persone infatti si lasciano convincere dagli effetti curativi offerti dalle erbe officinali impiegate in ambito fitoterapico per il trattamento di diverse problematiche, nel caso di infezioni virali come quelle di natura erpetica vengono raccomandati dei rimedi naturali che sfruttano principalmente le proprietà antivirali e quelle antimicotiche fornite dai principi attivi contenuti nelle piante. Ginseng coreano è consigliato per stimolare il corpo ed aiutarlo a combattere le infezioni da herpes e di superare i momenti di debolezza affrontati dal sistema immunitario; si tratta della varietà Panax ginseng di cui si utilizza la radice disponibile in polvere o sottoforma di estratto liquido dove si sintetizzano degli utili anticorpi che aiutano il corpo a superare l’infezione virale, in particolare il ginseng stimola la produzione delle cellule Natural Killer, un tipo di linfociti T a cui spetta il compito di riconoscere e distruggere lei cellule infettate da virus. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Prevenzione alimentare per rafforzare il sistema immunitario. Continue reading

    Published by:
  • Antidepressivi triciclici (TCA) per trattare la nevralgia post-erpetica

    Antidepressivi triciclici (TCA) per trattare la nevralgia post-erpetica

    Il dolore provocato dal fuoco di Sant’Antonio può persistere anche dopo la guarigione determinando l’insorgenza della nevralgia post-erpetica che richiede come trattamento curativo efficace per diminuire il dolore diverse terapie farmacologiche, in genere gli antidepressivi triciclici (TCA) vengono prescritti per trattare la nevralgia post-erpetica. Nella maggior parte dei casi ai pazienti che risentono di questa condizione patologica dolorosa viene suggerita l’assunzione dell’amitriptilina, ma a questo presidio medico che presenta un’alta incidenza di effetti collaterali vengono preferiti altri presidi medici della stessa classe farmacologica tra cui la desipramina e la nortriptilina dal momento che presentano minori effetti collaterali nei confronti dei soggetti che risultano maggiormente esposti al rischio di contrarre nevralgia post-erpetica. I principi attivi alla base di questi farmaci favoriscono l’inibizione non selettiva della ricaptazione dei neurotrasmettitori monoamine, per cui il principale effetto da ascrivere agli antidepressivi triciclici (TCA) determina il blocco della ricaptazione delle ammine dalle terminazioni nervose, talvolta attivano un’interazione con recettori neurotrasmettitoriali, tra cui i recettori colinergici muscarinici, i recettori serotoninergici e i recettori istaminici. Maggiori informazioni si trovano su Fuoco di Sant’Antonio danneggia i neuroni sensitivi. Continue reading

    Published by:
  • Prevenzione alimentare per rafforzare il sistema immunitario

    Prevenzione alimentare per rafforzare il sistema immunitario

    Per scongiurare l’aggressione virale di diversi agenti patogeni tra cui l’herpes zoster può essere adottata una forma di prevenzione alimentare per rafforzare il sistema immunitario con lo scopo di innalzare le difese dell’organismo ed ostacolare l’aggressione di batteri, virus e funghi. L’esposizione al fuoco di sant’Antonio si registra soprattutto in quei soggetti che risentono di un calo delle difese immunitarie, dal momento che il virus dell’herpes è un patogeno definito opportunista in quanto mette in atto il suo meccanismo di aggressione in particolari momenti di debolezza dell’organismo, questo perché si tratta di un agente capace di rimanere latente per lungo tempo, per cui fino a quando il corpo è in salute l’agente resta silente per potersi farsi vivo in momenti particolarmente stressanti a livello fisico o psicologico oppure in seguito ad una malattia. Come forma di prevenzione è possibile adottare un’alimentazione che rifornisca all’organismo tutte le sostanze nutritive utili per potenziare le difese immunitarie. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Fuoco di Sant’Antonio vitamine utili. Continue reading

    Published by:
  • Herpes zoster complicanze nei soggetti anziani

    Herpes zoster complicanze nei soggetti anziani: quali possono essere

    In genere nel giro di 2-3 settimane l’infezione veicolata dall’herpes zoster si risolve senza determinare malesseri associati a questa infezione virale, talvolta possono sorgere complicanze nei soggetti anziani ed in quelli con il sistema immunitario compromesso questo perché il virus è capace di rimanere latente nel corpo per riattarsi in seguito quando trova delle condizioni favorevoli. In particolare nelle persone anziane possono evidenziarsi casi di nevralgia posterpetica, una condizione di anestesia dovuta ad un’alterazione del sistema nocicettivo, talvolta il paziente può risentire di una condizione di ipoestesia che si traduce in una diminuzione della sensibilità, oppure può verificarsi l’iperalgesia per cui il soggetto viene colpito da un abbassamento della soglia dolorosa; non sono rari casi di disestesia ossia di allucinazione tattile dovuta ad una lesione che interessa il midollo spinale. Talvolta il soggetto colpito dalla riattivazione dell’herpes zoster può venir colpito da una leggera o severa paralisi dei nervi cranici. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Herpes zoster complicanze cheratite sintomi. Continue reading

    Published by:
  • Fuoco di sant’Antonio sambuco

    Fuoco di sant’Antonio sambuco: quali effetti ha

    Vista l’ampia serie di proprietà da ascrivere ad una pianta officinale come il Sambucus nigra, anche in caso di fuoco di sant’Antonio si può ricorrere all’uso del sambuco che possiede diverse azioni curative quali: purgante, sudorifica, diuretica, antireumatica, antinevralgica. Il variegato spettro di virtù offerte dalle bacche di sambuco si deve alla sua composizione a base di: sali minerali, acqua, carboidrati, proteine, fibre, vitamine A, vitamina C, vitamine del complesso B, a cui si aggiunge una significativa quantità di sambucina, una sostanza che assolve specificatamente ad un’azione diaforetica ed antinfiammatoria. Sin dal passato il sambuco veniva adoperato in caso di processi infiammatori a carico delle vie urinarie e delle vie respiratorie; della pianta che poi è un albero vengono adoperati sia la corteccia che i fiori, quest’ultimi vengono adoperati in genere per uso esterno in caso di problemi dermatologici, reumatismi oppure erisipela. In caso di fuoco di sant’Antonio la pianta può essere utilizzata topicamente per disinfiammare il rash cutaneo, visto che si tratta di un rimedio naturale utile per trattare non solo problemi della pelle ma anche nevralgie. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Fuoco di Sant’Antonio miele di eucalipto: la sua utilità. Continue reading

    Published by:
  • Ergotismo: i caratteri dell’intossicazione

    Ergotismo come si manifesta l’intossicazione

    In passato si sono registrate delle vere e proprie epidemie dovute all’ergotismo, un’intossicazione dovuta al fungo Claviceps purpurea, presente nella segale cornuta, a causa del consumo smodato di graminacea e di farine contaminate, nella storia più recente talvolta le intossicazioni sono dovute principalmente all’assunzione di alcune categorie di farmaci a base di alcaloidi. L’ergotismo era anche conosciuto come ignis sacer ovvero come il fuoco sacro o fuoco di Sant’Antonio, dal momento che il santo era patrono di un ordine religioso specificatamente fondato per assistere i pazienti colpiti da vere e proprie epidemie riconducibili a questa forma di intossicazione alimentare. L’intossicazione in forma epidemica si deve generalmente all’uso di farine contaminate da polvere di sclerozi del fungo Claviceps purpurea, determinando un quadro sintomatologico che si articola in due sindromi: una forma è di natura gangrenosa e si caratterizza per l’insorgenza di disturbi circolatori che colpiscono gli arti e possono determinare la formazione di gangrena; la seconda sindrome è invece di natura neurologica poiché il soggetto risente di convulsioni ed è affetto da allucinazioni. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Decorso dell’herpes Zoster. Continue reading

    Published by:
  • Zoster toracico come si evidenzia

    Zoster toracico come manifestazione caratteristica del fuoco di sant’Antonio

    La manifestazione cutanea del fuoco di sant’Antonio, da imputare all’aggressione dell’herpes zoster, tende ad interessare specifiche radici nervose come nel caso dello zoster toracico che si viene ad evidenziare a livello locale con la comparsa su un solo lato del corpo sulla cintura costale della caratteristica dermatosi virale. In genere l’eruzione cutanea dell’infezione si palesa su un solo lato del corpo innestandosi dove hanno origine le radici nervose, e tra i distretti anatomici maggiormente colpiti dal virus ci sono i nervi intercostali di cui è responsabile lo zoster toracico, ma possono venir coinvolti anche il nervo trigemino ed il viso in generale, il bacino, le braccia. Il soggetto che presenta il quadro clinico del fuoco di sant’Antonio risente non solo della comparsa delle caratteristiche vescicole, in quanto il paziente deve fare i conti molto spesso con degli attacchi di intenso prurito dovuto all’infiammazione del nervo aggredito dall’agente virale; prima della comparsa dell’eruzione si evidenziano dei disturbi sistemici quali: febbre, disturbi gastrointestinali, malessere generale, dolori nevralgici. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Forme di herpes zoster classificazione. Continue reading

    Published by:
  • Nevralgia del nervo di Arnold come si manifesta

    Nevralgia del nervo di Arnold come si manifesta

    La sofferenza di un nervo specifico può determinare la cosiddetta nevralgia da irritazione del nervo di Arnold che ha origine dalla branca posteriore della 2° radice cervicale, chi viene colpito da questa condizione lamenta un dolore penetrante a partire dalla nuca che si estende alla regione occipitale, coinvolgendo di solito un lato del capo, in rari casi invece il dolore è continuo e può connotarsi come bilaterale. Il mal di testa ascrivibile alla nevralgia di Arnold determina delle manifestazioni caratteristiche che si traducono essenzialmente in due segni clinici quali: dolore intenso e pulsante, localizzazione della nevralgia su metà della testa interessando metà fronte. Per poter diagnosticare questa malattia si può eseguire un semplice esame pratico: semplicemente il medico eserciterà una leggera pressione con i pollici la zona cervicale dove decorre il nervo, questa compromissione determina l’insorgenza dei sintomi; la zona palpata potrebbe apparire eccessivamente sensibile oppure non recettiva. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Nevralgia intercostale come si verifica. Continue reading

    Published by:
  • Miele proprietà curative sulla pelle

    Miele proprietà curative sulla pelle

    Anche in caso di fuoco di sant’Antonio è possibile beneficiare delle proprietà di vari palliativi naturali tra cui dell’azione del miele a cui ascrivere diverse proprietà curative sulla pelle, infatti questo prodotto naturale si dimostra un valido alleato per trattare diverse problematiche cutanee potendo espletare un’azione idratante, antinfiammatoria senza trascurare gli effetti di tipo energizzante e quelli contro l’acne. Tra le altre proprietà che possono essere attribuite al rimedio naturale bisogna segnalare la sua azione idratante, sin dal passato infatti il miele veniva usato nella routine di bellezza delle donne che dopo aver leggermente scaldato a bagnomaria il miele lo applicavano come una crema sul viso per beneficiare della sua azione emolliente, a cui si associa la presenza di sostanze antiossidanti che attivano un effetto anti-age contrastando l’azione dei radicali liberi che rappresentano i principali responsabili del processo di invecchiamento della pelle e dei tessuti. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Fuoco di Sant’Antonio miele di eucalipto: la sua utilità. Continue reading

    Published by: