• Herpes zoster recidivo

    Herpes zoster recidivo

    Di solito l’insorgenza dello zoster si verifica una sola volta nella vita, in alcuni casi, in circa l’1% della popolazione, si può avere un secondo episodio e più raramente un terzo nei soggetti che presentano un sistema immunitario debilitato, i casi di herpes zoster recidivo non tendono ad evidenziarsi nei soggetti in buono stato. Il picco d’incidenza si registra fra i 50 ed i 70 anni, questa fascia di età risulta maggiormente colpita da questo tipo di infezione come conseguenza di una diminuzione nella cellularità immunitaria: una buona percentuale di persone sane che hanno superato i 60 anni, da un punto di vista immunitario non è dotato di anticorpi dosabili contro il virus della varicella zoster. Tra gli altri fattori che possono predisporre alla riattivazione del virus della varicella vanno segnalati condizioni quali: uso di immunodepressori o corticosteroidi; irradiazione locale; tumori; traumi; interventi di chirurgia. Le lesioni dell’herpes zoster recidivo si ripresentano nei pazienti generalmente nella stessa sede dell’episodio iniziale. Maggiori informazioni si trovano su https://www.msd-italia.it/altre/geriatria/sez_15/sez15_123l.html. Continue reading

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  • Cause e rimedi per le macchie della pelle

    Le macchie della pelle originano da diverse cause e presentano altrettanti differenti rimedi. Esse derivano da un’eccessiva produzione di melanina a lungo termine: la melanina è un pigmento prodotto da cellule (melanociti) epidermiche superficiali che conferisce alla stessa il caratteristico colorito bronzeo tipico della stagione estiva e balneare soprattutto. I raggi solari, penetrando nella pelle, ne modificano la colorazione di base adattandosi alle caratteristiche di ogni cute, legata anche al colore degli occhi e dei capelli. Non tutti sanno che le macchie della pelle derivanti dall’abbronzatura, sono discendenti dirette di un meccanismo che è di pura autodifesa, attuato dall’organismo per proteggersi in tempo reale dai danni del sole cosiddetto “cattivo”. Con il passare del tempo e l’avanzare del processo d’invecchiamento corporeo, il suddetto meccanismo si altera generando appunto le macchie della pelle ossia una produzione eccessiva o modificata di melanina. Le macchie della pelle sono di vari tipi: il Melasma, ossia il deposito troppo abbondante di melanina nella cute, dovuto, si ipotizza, a determinati ormoni sessuali, in primis gli estrogeni, anche se il principale fautore del Melasma rimane l’esporsi senza attenzione ai raggi solari. Esistono poi le efelidi, macchie piccine della pelle facenti parte del patrimonio genetico del soggetto che ne è portatore; le lentiggini invece sono macchie della pelle che si modulano in base all’esposizione solare e dipendono da un aumento del numero dei melanociti e della melanina.

    Rimedi

    Nel caso si soffra di macchie della pelle, i rimedi alle stesse devono essere valutati in sede di visita dermatologica, durante cui verrà valutata la situazione generale e specifica del pigmento con conseguente prescrizione d’idonea terapia. Attualmente i rimedi per le macchie della pelle sono molti, ma va ricordato che esse non scompariranno mai del tutto, potranno essenzialmente essere soggette a schiarimento nel tempo. Uno dei primi approcci avente tale fine è la terapia topica che sfrutta preparazioni a base di nutrienti depigmentanti. Esiste poi il peeling chimico, tecnica consistente nell’applicazione di determinati reagenti chimici quali acido glicolico, acido salicilico e acido retinoico a seconda dei casi da trattare. Gradualmente questi acidi vanno a lisciare gli strati superficiali della pelle assicurandone un netto miglioramento e schiarimento. Molto in voga negli ultimi anni, anche in fatto di macchie della pelle è la crioterapia che, agendo tramite azoto liquido a  temperature molto basse, crea una vera e propria lesione sulla pelle in grado, velocemente, di scomparire portando con se anche le macchie. Sicuramente meno invasiva è la terapia laser per schiarire le macchie della pelle: avendo un’azione capillarmente selettiva, tale trattamento permette di agire con la massima precisione sul pigmento in eccesso. In definitiva, nonostante chi soffra di macchie della pelle può star sicuro di migliorare il proprio difetto, comunque mettere in pratica i dovuti accorgimenti è fondamentale, non solo per implementare le terapie che si seguono ma anche per prevenire formazione ed aumento delle macchie stesse. E’ bene godersi l’esposizione al sole quando possibile ma con l’idonea protezione solare nonché nei tempi stabiliti a livello medico e sanitario.

    Fonte : www.macchiesullapelle.it

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  • Herpes zoster nasale come si manifesta

    Herpes zoster nasale come si manifesta

    I virus erpetici sono responsabili di focus infettivi in diversi distretti del corpo, si parla di herpes zoster nasale quando le manifestazioni dell’infezione di questo virus danno forma ad eruzioni di tipo  vescicolare sulla cute esterna del naso, nel vestibolo e talvolta dentro la cavità nasale. Questo tipo di infezione viene causata dall’herpes zoster localizzato nel ramo mascellare del nervo trigemino, la problematica oltre a creare disagio a livello estetico, per la comparsa di croste sul naso, può anche determinare delle fifficoltà a livello funzionale, in alcuni casi si possono registrare delle complicazioni: il dolore posterpetico può diventare di tipo cronico perdurando anche dopo la guarigione delle lesioni a livello cutaneo. In alcuni casi il quadro patologico dell’herpes zoster nasale può prevedere la comparsa di vescicole in altre aree con interessamento del focus infettivo  lungo la distribuzione della seconda branca del nervo interessato, per cui le vescicole possono comparire sulla guancia dello stesso lato dove si forma la lesione nasale, ma non oltre la linea mediana. Per altre informazioni su tale argomento si rimanda alla lettura di https://www.starbene.it/medicina-a-z/herpes-zoster-nasale. Continue reading

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  • Formazione di flittene

    Formazione di flittene

    La formazione di flittene, ossia di una vescicola contenente liquido sieroso oppure ematico che si sviluppa tra l’epidermide e gli strati sottostanti, si manifesta con una raccolta di liquido dove si concentra sangue (flittena ematica) o pus, come conseguenza di una precedente infezione di natura batterica. Si tratta di un sintomo che può manifestarsi nel contesto di diverse condizioni patologiche quali: impetigine, patereccio, fuoco di Sant’Antonio, varicella, herpes simplex, pemfigo volgare, eczema disidrosico, giradito, congelamento,  ustioni di secondo grado. Questo tipo di vescicola cutanea oltre ad essere associata ad infezioni di tipo virale, può svilupparsi come lesione da imputare ad alcune patologie autoimmuni ma può anche evidenziarsi come segno associato a condizioni quali: traumatismi; frizione; sfregamento; esposizione al freddo estremo; esposizione a sostanze chimiche; reazioni allergiche a farmaci; episodi di reazione a cosmetici oppure a delle sostanze urticanti. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di http://www.humanitas.it/sintomi/flittene. Continue reading

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  • Infezione neonatale da HSV

    Infezione neonatale da HSV

    L’herpes simplex virus è responsabile di casi di infezione neonatale da HSV, con maggiore incidenza del patogeno di tipo 2 rispetto al tipo 1, in questo caso l’agente virale ha modo di contagiare il paziente durante il parto attraverso il tratto genitale materno infetto, talvolta la modalità di contagio avviene per trasmissione transplacentare o per via nosocomiale per contatto diretto con un soggetto infetto. La letteratura ginecologica rivela che le madri di neonati con infezione da HSV di solito hanno acquisito recentemente l’infezione genitale senza manifestazione di sintomi al momento del parto; per quanto riguarda invece i segni clinici del paziente che rivelano il focus infettivo, essi si evidenziano tra la prima e la seconda settimana di vita, si palesano sul corpo del neonato vescicole cutanee, se invece i neonati non presentano vescicole cutanee di solito allora si tratta di una malattia localizzata al sistema nervoso centrale.  Si parla di malattia localizzata se il paziente viene colpito da un’encefalite che si manifesta con segni neurologici, pleiocitosi ed elevata concentrazione proteica nell’LCR, con o senza interessamento della cute, degli occhi e della bocca; esiste anche un altro gruppo ha soltantodi malattia localizzata che si palesa con eruzione cutanea, oculare e buccale. Per approfondimenti http://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/pediatria/infezioni-neonatali/infezione-neonatale-da-virus-dell-herpes-simplex-hsv. Continue reading

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  • Mollusco contagioso come si manifesta

    Mollusco contagioso come si manifesta

    Un tipo di infezione cutanea di tipo virale comune tra i bambini è quella del mollusco contagioso veicolata da un poxvirus, presente di solito in acqua (nelle piscine, nei bagni o nelle saune), questo focus infettivo si manifesta attraverso la formazione di rigonfiamenti a forma di cupola e lisci o cerei di colore rosa o bianco. Le eruzioni hanno una caratteristica forma di cupola con una minuscola depressione al centro, in particolare nei bambini, le escrescenze tendono a comparire principalmente sul viso, sul tronco, sulle mani e sui piedi invece nei soggetti adulti colpiti dal patogeno le manifestazioni cutanee si evidenziano sul pene, sulla vulva, intorno all’osso pubico. Non si tratta di solito di eruzioni di tipo pruriginoso ma possono infiammarsi e divenire pruriginosi in presenza di una reazione immunitaria messa in atto dal soggetto colpito dall’infezione. Il virus che causa il mollusco è contagioso, può essere trasmesso tramite il contatto diretto con la pelle ma anche con oggetti che sono stati manipolati da un individuo infettato in precedenza dal virus, può essere infettata ogni parte della pelle, ad eccezione dei palmi delle mani e delle piante dei piedi. Oltre ad essere un tipo di infeziona altamente contagiosa il mollusco contagioso ha natura. Altre notizie su http://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-cutanei/infezioni-virali-della-cute/mollusco-contagioso. Continue reading

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  • Infezioni cutanee Papilloma virus

    Infezioni cutanee Papilloma virus: come si manifestano

    I virus più comuni che causano infezioni cutanee sono quelli che appartengono al gruppo degli Herpes virus e dei Papilloma virus (che comprende più di cento varietà diverse di rappresentanti).  L’infezione da Papilloma virus umano ha effetti molto diversi a seconda del tipo e della famiglia a cui appartiene il ceppo virale con cui si entra in contatto, di solito il patogeno causa la formazione di lesioni benigne, come le verruche che tendono a manifestarsi principalmente su mani, piedi e viso; il virus si replica sfruttando le cellule della cute e delle mucose, questa proliferazione determina la crescita eccessiva delle stesse con sviluppo anche di condilomi o papillomi a carico delle mucose genitali ed orali. Tra le forme di infezione più severe di HPV sono, tuttavia, quelli chci sono quelle che causano la formazione di lesioni dall’evolutività maligna nelle vie respiratorie superiori (laringe, faringe, lingua, tonsille, palato, naso) oppure a livello dei genitali delle donne o degli uomini. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di http://www.humanitas.it/malattie/infezione-da-hpv-papilloma-virus. Continue reading

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  • Piano vaccinale italiano vaccinazione gratuita antizoster

    Piano vaccinale italiano vaccinazione gratuita antizoster

    Con l’entrata in vigore nel gennaio 2017 del nuovo piano vaccinale italiano è prevista la vaccinazione gratuita antizoster di quella categoria di soggetti che rientra in un range di età a partire dai 65 anni, una misura necessaria visto che è stato dimostrato che nella popolazione vaccinata l’incidenza del fuoco di Sant’Antonio si riduce di quasi il 50%. A livello mondiale già da diverso tempo si raccomanda agli over 60 di sottoporsi a questa vaccinazione che agisce come profilassi, visto che permette di rafforzare il sistema immunitario del soggetto prevenendo la riattivazione del virus herpes zoster. L’herpes zoster colpisce il nervo sensitivo e la cute circostante, determinando la riattivazione del virus varicella-zoster (VZV), responsabile della malattia esantematica tipica dell’età pediatrica, questo agente virale dopo aver scatenato il fosus infettivo della varicella rimane latente nei gangli sensitivi del midollo spinale e tronco encefalo, ma grazie alla vigilanza del sistema immunitario non ha modo di riattivarsi, con il tempo per il sistema immunitario a partire dai 50 anni di età va incontro ad un declino fisiologico che può comportare la riattivazione di questo virus che può così diffondere il fuoco di Sant’Antonio. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_65plus/medicina/2017/09/07/dolore-legato-a-fuoco-santantonio-vaccino-puo-prevenire_ec26f34d-0fd5-4a2b-bffe-e324ec7cab48.html. Continue reading

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  • Herpes zoster olio di iperico

    Herpes zoster olio di iperico

    Per alleviare i sintomi dell’herpes zoster spesso vengono indicati degli antivirali naturali, e tra i rimedi naturali più efficaci si consiglia l’olio di iperico che agisce non solo come un cicatrizzante naturale visto che contiene dei principi attivi dagli effetti antivirali in grado di contrastare la diffusione del virus della varicella, inoltre è un rimedio utile per idratare, nutrire e tonificare la pelle. L’olio di iperico nella forma di unguento che conserva i suoi principi attivi viene ricavato attraverso il processo di macerazione delle sue parti aeree in olio vegetale (olio extra vergine d’oliva o di girasole), per ottenere l’oleolito d’iperico si utilizzano i fiori, le foglie ed i boccioli della pianta. Il principio attivo al quale ascrivere le proprietà della pianta è l’ipericina, che conferisce all’unguento il suo caratteristico colore rosso acceso, una sostanza in grado di accelerare il processo di rigenerazione dei tessuti, ma oltre all’ipericina l’olio di iperico contiene flavonoidi, tannini e floroglucinolici che mixati insieme contribuiscono ad offrire l’azione sinergica del fitocomplesso. Per approfondimenti si rimanda alla lettuar di https://www.greenme.it/consumare/detergenza/23610-olio-di-iperico. Continue reading

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  • Virus varicella-zoster patogenesi

    Virus varicella-zoster patogenesi

    L’agente eziologico dell’herpes zoster è il virus varicella-zoster ha una complessa patogenesi per cui può diventare latente nei corpi delle cellule nervose, mentre risulta meno frequente nelle cellule non neuronali satellite del ganglio dorsale, dei nervi cranici o del sistema nervoso autonomo. Il virus è in grado di rimanere silente anche per decenni dopo la primaria infezione che determina il quadro clinico della varicella, successivamente questo agente virale può uscire dai corpi cellulari nervosi e percorrere gli assoni innescando il focus virale a livello della cute interessando la zona percorsa dal nervo colpito; talvolta questo agente virale si diffonde coinvolgendo più gangli lungo i nervi di una zona di pelle servita da un nervo spinale, determinando in tal caso un’eruzione cutanea associata a dolore. Nei soggetti in buone condizioni la riattivazione del virus viene ben contrastata dal sistema immunitario del soggetto che così contrasta lo sviluppo di un’infezionde da herpes zoster di tipo cutaneo, invece nei soggetti con sistema immunitario compromesso per diversi fattori quali invecchiamento, di terapia immunosoppressiva, stress. Maggiori notizie su https://www.fuocodisantantonio.net/virus-dellherpes-simplex-classificazione-e-patogenesi/. Continue reading

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