Fuoco di Sant’Antonio formicolio
Il quadro clinico del fuoco di Sant’Antonio scaturisce con la comparsa di un primo sintomo che è costituito dalla percezione di una sensazione persistente di formicolio e di prurito che tende a localizzarsi solitamente in una zona precisa del corpo, in genere la zona maggiormente colpita è il fianco. Dopo alcuni giorni nella zona colpita da formicolio compare il rash cutaneo che si caratterizza per la presenza di pustole piene di liquido con poche lesioni o nessuna, nel caso in cui invece si evidenziano delle lesioni si parla di zoster sine herpete. Di solito la zona più colpita dal fuoco di Sant’Antonio è il dermatoma ossia una fascia che si estende su un solo lato del tronco all’altezza della vita, talvolta l’eritema sorge su un lato del viso, intorno all’occhio oppure nella regione della fronte. A queste manifestazioni sintomatiche tipiche dell’insorgenza del fuoco di Sant’Antonio si associa poi la percezione di una sensazione dolorosa di diversa entità, lieve oppure intenso. Ulteriori informazioni si trovano su Fuoco di Sant’Antonio ipersensibilità cutanea.
Come avviene la guarigione
Nella maggior parte dei casi il fuoco di Sant’Antonio si risolve nel giro di poche settimane, progressivamente si assiste alla riduzione del prurito e del dolore, ed allo stesso tempo si assiste alla scomparsa delle pustole che non lasciano cicatrici, talvolta possono permanere per alcuni mesi dei sintomi sensoriali. Nei soggetti sani che iniziano la terapia farmacologica prontamente ossia subito dopo la comparsa del tipico rash cutaneo che caratterizza il quadro clinico del fuoco di Sant’Antonio si assiste ad una risoluzione completa dell’infezione virale con scomparsa dell’eritema, in seguito anche il dolore regredisce, di solito nel giro di 3-5 settimane si verifica la completa guarigione. Per approfondimenti si rimanda alla lettura dell’articolo Herpes zoster complicanze cheratite sintomi.