Fuoco di sant antonio prurito: introduzione Herpes zoster
Prima di andare a spiegare più nel dettaglio questa malattia dobbiamo averne una visione generica. Proprio per questa ragione notiamo che la si può denominare in due modi distinti: varicella oppure Herpes zoster. La prima determina l’infezione che scaturisce il chickenpox (varicella) mentre la seconda manifesta una riattivazione del virus, Shingles (Fuoco di sant’antonio prurito). Il contagio avviene se si sta a contatto con la persona affetta dalla varicella in quanto un banale starnuto o colpo di tosse può essere “fatale” per un individuo sano. per avere maggiori informazioni riguardo alla cura possiamo consultare questo articolo “Fuoco di sant antonio infettivo: contagio e cure“
Come si può manifestare il virus?
Di solito si manifesta comportando perdita d’appetito, macchie rosse sulla cute oppure con una classica eruzione. La prima parte ad essere colpita è spesso il viso, il tronco oppure sulla testa che poi pian piano si espanderà al resto del corpo. E’ una malattia molto fastidiosa in quanto va ad attaccare il sistema nervoso provocando quindi prurito, bruciore e dolore persistenti.
Il virus resta in letargo per anni e si risveglia diffondendosi come una macchia. I nervi maggiormente a rischio risultano essere sia quelli del volto che del tronco; in rari casi intacca il midollo spinale e il sangue.
Ancora non si è riusciti a capire il motivo per cui in alcune persone il virus si riattivi ed in altre no. Comunque sia si è riscontrato che queste presentassero delle basse difese immunitarie oppure che stessero effettuando una particolare cura farmacologica.
E’ importante rivolgersi al proprio medio di fiducia, il quale potrà subito intervenire e darci la cura più opportuna al nostro caso. Evitiamo di intraprendere una terapia fai da te perchè potremo incorrere a delle complicazioni. Per avere maggiori informazioni riguardo al Fuoco di sant’antonio possiamo leggere questo articolo “Fuoco di sant antonio rimedi: utilizzo di antidolorifici“