Contagio fuoco di sant’Antonio siero infetto
Il paziente con herpes zoster in fase attiva può scatenare il contagio fuoco di sant’Antonio attraverso il siero infetto contenuto all’interno delle vescichette che costituiscono il primo segnale dell’infezione da herpes zoster. La comparsa del rash cutaneo si manifesta con la presenza di bollicine piene di liquido sieroso, che tendono a distribuirsi in maniera ravvicinata sulla pelle del paziente, localizzandosi in genere sul torace, anche se in alcuni casi l’eruzione può propagarsi ad altre aree, principalmente sul collo e sulle gambe. A questo punto dell’infezione, oltre ad essere contagioso il paziente evidenzia i tipici sintomi associati al quadro clinico del fuoco di sant’Antonio per cui lamenta dolore, bruciore ed intorpidimento dell’area colpita dal focus infettivo; possono poi presentarsi delle manifestazioni sintomatiche sistemiche caratterizzate da insorgenza di febbre, mal di testa, malessere generale, dolore addominale. Dal momento che il contenuto delle vesciche è contagioso è bene seguire delle precise norme igieniche per evitare che avvenga il passaggio di siero tra soggetti infettati e soggetti sani. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Nevralgia intercostale come si verifica. Continue reading