Encefalite erpetica come si manifesta
Tra le complicanze seppur rare connesse con l’aggressione del herpes zoster bisogna segnalare l’encefalite erpetica, una malattia che tende a colpire con maggiore incidenza i bambini piccoli, con pochi anni di vita, ma anche gli adulti con più di 50 anni. La patologia è provocata da un processo infiammatorio scatenato dall’aggressione del virus a carico del sistema nervoso centrale, queste infiammazioni colpiscono soprattutto la parte superiore del sistema nervoso ossia l’encefalo. Quest’infezione cerebrale provocata dal virus herpes simplex tipo 1 (HVS-1) ha un esordio rapido, con manifestazioni che si palesano nel giro di meno di 48 ore; tra gli specifici sintomi della patologia ci sono principalmente: febbre alta che si attesta sui 40 gradi, cefalee, problemi del comportamento, deterioramento della memoria, problemi del linguaggio; a questi segni iniziali possono in seguito associarsi altre problematiche quali: stato confusionale, convulsioni, coma, paralisi. Spesso l’insorgenza dell’encefalite erpetica è associata ad un’infezione primaria, in questa circostanza il virus zoster può rimanere latente nell’organismo, provocando una serie di complicanze legate alla sua riattivazione.
Come si tratta il quadro clinico
Una volta identificato il quadro clinico è necessario intervenire prontamente perché si tratta di una condizione patologica che può avere un decorso infausto: il tasso di mortalità si attesta al 20% nelle forme trattate, si sale addirittura al 70% se il soggetto non viene curato in maniera adeguata; anche dopo la guarigione possono registrarsi delle conseguenze per la salute dei pazienti che possono sviluppare disturbi mnesici, emiparesi, stati di comizialità. Per scongiurare delle complicanze più severe assume un ruolo fondamentale una diagnosi precoce che a sua volta rende possibile un avvio tempestivo delle cure, in genere il trattamento standard del paziente colpito da encefalite erpetica consiste nella somministrazione intravenosa di acyclovir, questa terapia farmacologica a base di antivirali deve essere proseguita per almeno due settimane; il medico è propenso anche a prescrivere altri farmaci per trattare eventuali crisi epilettiche tipiche del quadro clinico.