Dolore associato al fuoco di sant’Antonio
L’insorgenza del dolore associato al fuoco di sant’Antonio è dovuto al processo infiammatorio provocato dal passaggio del virus sul nervo e non sulla pelle; in genere la sensazione di dolore tende a manifestarsi qualche settimana prima della comparsa della caratteristica eruzione cutanea tipica di questo focus virale, talvolta poi il dolore può perdurare a lungo dopo la guarigione delle croste. Non si può essere colpiti dal quadro patologico del fuoco di sant’Antonio se non si è già venuti a contatto con il virus della varicella, in genere i soggetti colpiti da varicella sono maggiormente esposti al rischio di presentare manifestazioni dolorose da herpes zoster. Il fuoco di sant’Antonio rappresenta un focus infettivo secondario visto che si tratta della riattivazione del virus VZV, che anche a distanza di molti anni può uscire dalle cellule nervose, immettersi sul nervo e provocare l’infezione che si localizza a livello della zona cutanea su cui scorre quel nervo. Dal momento che il virus herpes zoster può passare tramite i gangli nervosi su più nervi si possono manifestare eruzioni più estese con interessamento di diversi distretti cutanei. Per altre notizie si rimanda alla lettura di https://www.farmacoecura.it/malattie/fuoco-di-s-antonio-o-herpes-zoster-foto-contagio-gravidanza-terapia/.
L’importanza delle difese immunitarie
Un sistema immunitario in buone condizioni è in grado di inibire la riattivazione del virus attraverso un meccanismo che contrasta il cammino del virus herpes zoster sul nervo, che viene così respinto dentro i gangli per riprendere il suo stato di latenza. La riattivazione di questo agente virale è incoraggiata da un sistema immunitario debilitato che non funziona correttamente, venendo meno le difese il virus prende il sopravvento, può dunque raggiungere la pelle scatenando un’infiammazione locale che si evidenzia con la comparsa di vescicole arrossate e pruriginose in quanto si riempiono di linfa e sangue, successivamente le bolle si rompono e vengono sostituite dalla formazione di croste, a distanza di circa 10 -15 giorni le croste cadono e la pelle va incontro a guarigione.